Come pioveva! – sim

19,50

Come pioveva, di Armando Gill. Per S.I.M.

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Come pioveva! Ecco una famosissima storica poetica indimenticabile canzone di fine guerra. La vita nelle città e nelle campagne va avanti comunque nonostante gli immensi lutti. Gli esponenti della nuova borghesia fanno di tutto per rendere l’Italia simile ai paesi vincitori, tra tutti la Francia; e il terreno sul quale è più facile agire è quello dello spettacolo. Tuttavia, i lustrini e le paillettes dei tabarin non fanno rivivere la spensieratezza della belle époque. L’atmosfera è invece pregna di delusione, espressa a chiare lettere dalle parole “Come pioveva” (1918), di Armando Gill, primo vero cantautore italiano, che ne scrive musica e testo.

Versione S.I.M., strutturata in maniera flessibile, per adeguarsi ad ogni tipo di organico. Oltre alla serie completa di strumenti solistici, raggruppati in base all’altezza, ci sono le parti per basso, pianoforte e percussioni. Dal duo pianoforte/strumento solista, alle varie combinazioni di strumenti con o senza il pianoforte e la batteria, la varietà di soluzioni possibili è veramente enorme. Le parti staccate sono già adattate agli strumenti traspositori. 

Testo:

Ed io pensavo ad un sogno lontano
a una stanzetta d’un ultimo piano,
quando d’inverno al mio cuore si stringeva…
…Come pioveva …come pioveva!

C’eravamo tanto amati
per un anno e forse più,
c’eravamo poi lasciati…
non ricordo come fu…
ma una sera c’incontrammo,
per fatal combinazion,
perché insieme riparammo,
per la pioggia, in un porton!

Ed io pensavo ad un sogno lontano
a una stanzetta d’un ultimo piano,
quando d’inverno al mio cuore si stringeva…
…Come pioveva …come pioveva!

Come stai? Le chiesi a un tratto.
“Bene, grazie, disse, e tu?”.
“Non c’e’ male” e poi distratto:
“guarda che acqua viene giù!”.
“Che m’importa se mi bagno?”
Tanto a casa debbo andare
“Ho l’ombrello, t’accompagno”
“Grazie, non ti disturbar…”

Così pian piano le presi le mano
mentre il pensiero vagava lontano…
quando d’inverno al mio cuore si stringeva…
…Come pioveva …come pioveva!

Ma il ricordo del passato
fu per lei il più gran dolore,
perché al mondo aveva dato
la bellezza ed il candore…
così quando al suo portone
un sorriso mi abbozzò
nei begli occhi di passione
una lacrima spuntò…

Quando una sera in un sogno lontano
nella vettura io le presi la mano
quando salvare ella ancora si poteva!…
…Come pioveva …così piangeva!

Orchestra

quando salvare ella ancora si poteva!…
…Come pioveva …così piangeva!

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